Cinema a Capoliveri

PROGRAMMAZIONE DAL 15 AL 20 NOVEMBRE 2024

Cinema Teatro Flamingo, Via Circonvallazione n. 2, Centro storico, Capoliveri

INFO E PRENOTAZIONI: TEL. +39 0565 939147

Prenotazioni online: liveticket.it

– Venerdì 15 novembre – ore 18:00
La storia di Souleymane | Regia di Boris Lojkine

– Sabato 16 novembre – ore 21:30
Berlinguer – La grande ambizione | Regia di Andrea Segre

– Domenica 17 novembre – ore 18:00
Berlinguer – La grande ambizione | Regia di Andrea Segre

– Mercoledì 20 novembre – ore 18:00
Berlinguer – La grande ambizione | Regia di Andrea Segre

– Mercoledì 20 novembre – ore 21:30
La storia di Souleymane | Regia di Boris Lojkine

 

Prezzi cinema:
– Intero € 8,00.
– I giovani fino a 12 anni pagano € 5.00.

Film contrassegnati Cinema Revolution: € 3,50.

I Bambini con età inferiore a 12 anni devono essere accompagnati da un adulto.

 

Trame

La storia di Souleymane con la regia di Boris Lojkine. Immigrato a Parigi dalla Guinea, il giovane Souleymane attende con ansia il colloquio con l’ufficio immigrazione locale per ottenere asilo e regolarizzare la presenza in Francia. Nel frattempo sbarca il lunario sfrecciando per la città in bicicletta e facendo consegne, subaffittando il profilo su un’app da un conoscente. Per dormire, deve prenotare ogni giorno un posto letto nella sistemazione provvisoria statale e presentarsi in tempo la sera alla partenza del pullman, schivando i vari ostacoli umani e istituzionali che cercano di mettergli i bastoni tra le ruote.

Berlinguer – La grande ambizione con la regia di Andrea Segre. Primi anni Settanta. Enrico Berlinguer assiste al tramonto dell’ideologia di Salvador Allende e delle speranze del popolo cileno, soffocate dal regime di Augusto Pinochet. Questo rafforza ulteriormente in lui la convinzione di trovare una via democratica al Socialismo in Italia, al netto delle ingerenze statunitensi. Non lo ferma nemmeno l’attentato di cui è vittima in Bulgaria: la sua idea è quella di “trasformare l’intera struttura economica e sociale” del Paese, ponendo fine allo sfruttamento dell’uomo sull’uomo – in particolare quello dei datori di lavoro sui lavoratori. Il Partito Comunista Italiano del quale è segretario, anche grazie al suo carisma di leader, cresce in percentuale nei sondaggi e alle urne, ma Berlinguer sa di non poter accedere al governo se non attraverso un’alleanza fra le forze popolari antifasciste, ovvero quelle comuniste, socialiste e cattolico-progressiste, unite verso “un’orizzonte chiaro di stabilità”. Ma l’idea del compromesso storico segnerà la fine dell’ascesa alla gestione della cosa pubblica del PCI e determinerà il tragico destino di Aldo Moro.